mercoledì 6 aprile 2016

Pazienza! Ovvero quando quasi quasi abbiamo lasciato il pannolino



Non avevo ancora scritto il mio feedback sull'abbandono del pannolino di Surya perché non ne siamo ancora fuori al 100%.
Se c'è una cosa che sto imparando da questa esperienza é che la rimozione del pannolino è un processo che richiede tempo e per farlo si deve eseguire un lavoro educativo intenso e impegnativo che lavora sull'attenzione e il linguaggio, motivando l'interesse per l'apprendimento e favorendo la conoscenza dello schema corporeo.
Nientepopodimeno che porre le basi che contribuiranno allo sviluppo del bambino per ottenere una maggiore indipendenza da adulto.

Ho capito anche che il bimbo oltre alle condizioni fisiologiche deve trovare la maniera di sviluppare tutta una serie di meccanismi.Per esempio stabilire un canale di comunicazione verbale che va dalla comprensione all' utilizzo delle parole relative al bisogno, la capacità di imitare, esprimere sentimenti e stabilire delle connessioni ( asciutto / bella sensazione - bagnato/ sensazione di disagio). 

Altro elemento fondamentale é il coinvolgimento del bambino nel processo, parlargli chiaro utilizzando un linguaggio semplice però deciso. Io a Sury dico ' vedi non hai il pannolino, se devi fare pipì dillo a mamma e andiamo insieme al bagno'.
Così facendo, le insegno la cooperazione e la collaborazione. 

Lessi poi, sempre nelle mie ricerche su internet, che il momento topico della deposizione andava celebrato con una manifestazione esplicita come un gesto o una canzone. Così abbiamo fatto! E tutti e tre, io Lorenzo e la Surya, a pipì fatta ci prendiamo per mano e facciamo un girotondo cantando una cantilena che sembra piacerle tantissimo! ' ha fatto la pipì, ha fatto la pipì, ha fatto la pipì'. 
L'emozione provata quando per la prima volta ha fatto la kakka nel vasino (orinal) e paragonabile solo a quella provata il mio ultimo giorno di scuola.

Immensa.

Ciò che invece é da evitare sono l'imposizione o la fretta. Quindi calma e pazienza perché non c'è il bisogno urgente di mettere una soluzione immediata ma anzi bisogna usare l'errore come un'opportunità per imparare . 
Non usare mail la punizione o arrabbiarsi (anche questo lo lessi) e correggere con amore senza trasmettere sensazioni di vergogna o umiliazione.Un bambino che si bagna, ha avuto una fuga, non é sporco!

Un paragrafo a parte se lo merita la tenacia! Questa sconosciuta a mio marito! La tentazione di rimettere il pannolino sarà forte vedrete. Ma bisogna resistere.Credo che non ci sia nulla di peggio in tutto questo processo che l'incoerenza che trae in inganno i bambini, li confonde e che immediatamente fa retrocedere di 3 i 4 passi faticosamente conquistati.

Sury sembra essere entrata nel loop comunque e da sola spesso si toglie il pannolino che mettiamo solo di notte ormai.
Alla guarderia, mi dicono, si comporta benissimo anche perché loro cercano di portarla al bagnetto ripetutamente durante la giornata.

Siamo sulla strada buona, vedo la luce in fondo al tunnel e sono orgogliosa.Della mia piccoletta e delle sue conquiste, ma anche di questa mamma scapestrata e un po' isterica che, non senza fatica, sto diventando.

Abrazos.
Laura
;-)

La foto é la copertina del libro illustrato di Émile Jadoul che racconta la storia del piccolo pinguino León che tutte le notti sveglia, prima mamma e poi papà, per andare in bagno fino a che un giorno decide che può farlo da solo.
Carinissimo!
Il link a macrolibrarsi per comprare la versione in spagnolo.Non credo ci sia in italiano.
Qui una selezione su Amazon di libri illustrati sul tema Pipì e Popò!

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